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sabato 19 settembre 2009

Costanza Costamagna presenta: "apparente agitazione"




Costanza Costamagna
Apparente agitazione
In mostra dal 25 settembre al 27 ottobre 2009
Opening collettivo TAG 25 e 26 settembre 2009
VENERDÌ 25 ORE 18.00-21.00
SABATO 26 ORE 11.00-19.00

Costanza Costamagna - Apparente Agitazione - Opening collettivo TAG 25 e 26 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009, 16:31:37 Da: Galleria Allegretti Contemporanea - Torino
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A: costakyra@yahoo.it

Venerdì 25 (ore 18 - 21) e sabato 26 settembre (ore 11 - 19), in occasione di OUVERTURE, weekend d'arte contemporanea organizzato da TAG (Torino Art Galleries), la Galleria Allegretti Contemporanea inaugura la stagione espositiva con Apparente agitazione, una personale di Costanza Costamagna, giovane artista torinese.

Ciò che gli umani percepiscono all´alba del terzo millennio è il nuovo sentire del corpo; esso vive fra l´estroflesso paesaggio della sua natura fisica e quello che nella mente lo rende già cyborg, mutante bioelettronica. Il corpo sente, riverbera, nel suo stesso movimento, i nuovi meccanismi derivati dal pensiero iperveloce legato, indissolubilmente, ai mondi elettronici. I nuovi spostamenti nello spazio creano una struttura formale/corporale assolutamente diversa e la mutoginia dell´essere diventa stilema stesso del rapporto che gli umani hanno con il mondo che li circonda.
Costanza Costamagna usa la struttura fisica seguendo le linee entropiche di questo movimento; il corpo diventa un´autostrada attraversata da linee elettroneuronali che identificano le nuove forme del vivere; il lavoro dell´artista è metafora di una condizione, simbolo di un´accelerata trasformazione già in atto dagli inizi degli anni ottanta e che, oggi, assume il ritmo vertiginoso di una vita sincopata e assolutamente diversa. Il sapiens sapiens è morto e l´essere che lo ha sostituito danza, come in una coreografia di corpi angelici, in tutti i siti, materiali e immateriali, dell´esistenza del terzo millennio.
I corpi svuotati di colore che Costanza Costamagna dipinge hanno in sé questo movimento frenetico, questa sensualità che è derivata dall´attraversamento profondo del nuovo sentire, questa androginia indeterminata nel passaggio fra i diversi livelli della realtà percettiva. La superficie della tela diviene equivalente allo screen di un computer lasciando l´osservatore nel dubbio, nell´indeterminatezza e nell´inganno dei sensi. E´ la realtà del possibile che da pura speculazione della mente diviene profonda consapevolezza del corpo mutato. (Estratto del testo critico di Massimo Sgroi Costanza Costamagna: il canto del corpo mutato).

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