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sabato 29 giugno 2013

Trilogia di Adamsberg

Buongiorno come da una settimana ormai il tempo è decisamente freddo per essere estivo.
Riguardando il blog mi sono accorta che non ho più aggiornato le mie letture e allora eccomi.
Inizio con la trilogia di Adamsberg scritta da Fred Vargas: L'uomo dei cerchi azzurri - L'uomo a rovescio - Parti in fretta e non tornare.

All'origine del "caso Vargas", c'è la simpatia con cui è ritratto il mondo del distretto di polizia del XIII arrondissement dove si muove il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. "Spalatore di nuvole", antirazionale, flemmatico e filosofico, Adamsberg preferisce procedere a zigzag e aspettare, brancolare nel buio finché non viene folgorato da una delle sue intuizioni geniali, lontane dal rigore della "classica" logica dell'investigatore, che lo conducono alla rivelazione finale. "L'uomo dei cerchi azzurri" segna la prima apparizione assoluta dell'insolito commissario che si trova alle prese con dei misteriosi cerchi tracciati sui marciapiedi di Parigi, in mezzo ai quali Adamsberg sente che presto comparirà un cadavere. Nel secondo romanzo che lo vede protagonista, L'uomo a rovescio", il poliziotto sui generis deve risolvere invece una catena di orrendi delitti il cui autore potrebbe essere un lupo mannaro. Zeppa di simboli e superstizioni che parrebbero affondare nei tempi bui della Morte Nera è l'intricata vicenda in cui si trova coinvolto Adamsberg nell'ultimo romanzo di questa trilogia, "Parti in fretta e non tornare".


E' un libro composto da 911 pagine che ho finito di leggere circa un mese fa. Ho dovuto imparare a conoscere lo stile della scrittrice talvolta il libro mi ha annoiata perché non amo i libri troppo descrittivi. Ma nel complesso ho voluto andare alla fine in quanto in qualche modo sono stata rapita dalla storia investigativa e volevo sapere dove andava a finire. Nel complesso darei un 7 su 10. 
Ora sto leggendo altro genere ma ve ne parlerò al prossimo post. Buona lettura. Tiziana

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